Il Manuale della Casa : un utile strumento per i tuoi ospiti

Il manuale della casa è un raccoglitore con fogli stampati, con informazioni di prima necessità e numeri di telefono, a disposizione nella casa per la consultazione degli ospiti. È destinato a durare nel tempo, non ha bisogno di frequenti aggiornamenti, deve essere facile da consultare e lasciato ben in vista.
Si ispira all’analogo quaderno di informazioni che si trova nelle camere di albergo.
Sul sito trovate l’esempio che uso io, se volete prendere spunto oppure adattarlo e stamparlo per il vostro utilizzo. Due lingue, italiano e inglese sono sufficienti per partire, poi potrete aggiungere una terza lingua in base alla frequenza di viaggi da parte di alcuni paesi (spagnolo, francese). Io ho una parte delle istruzioni tradotta in cinese – il cinese semplificato che si usa a Hong Kong ma che viene compreso da tutti i cinesi – perchè talvolta li ospito e spesso parlano pochissimo l’inglese. Ho capito che gradiscono molto trovare informazioni nella loro lingua.
Queste sono le sezioni del quaderno, che può essere un semplice raccoglitore ad anelli con una bella copertina e il nome della casa in bella vista.
• Prima pagina di benvenuto con i nostri numeri telefonici
• Password WiFi, elenco canali televisivi
• Sicurezza in casa: scrivete dove sono i kit di pronto soccorso, l’estintore, il rilevatore di fughe di gas, stampate la mappa delle uscite di sicurezza della casa
• Numeri telefonici d’emergenza e taxi
• Regole della casa: riportate qui le regole che avete messo nel listing
• Regole raccolta spazzatura differenziata: qui esistono degli agevoli depliant multilingue con disegni scaricabili dal sito del Comune della vostra città
• Dotazioni della casa: elenco di tutto quello che gli ospiti trovano e possono usare
• Istruzioni elettrodomestici: schema dei principali programmi della lavastoviglie e lavatrice; mettete le istruzioni per l’accensione del condizionatore, caldaia, televisore, forno elettrico, ferro da stiro, come usare la macchina per il caffè.
• No smoking: indicate dove trovano il posacenere e la zona esterna all’appartamento adibita al fumo
• Speciale per bambini: indicate dove trovano in casa i giocattoli (chiusi nel cassetto), la vaschetta bagnetto e dove portarli (parco, piscina, museo per bambini)
• Animali in casa: soprattutto per il cane è utile far sapere all’ospite quali sono le regole municipali (museruola, guinzaglio, raccolta escrementi) e dove portarlo in passeggiata (aree riservate dei parchi)
• Indirizzi utili: riportate l’elenco di negozi di prima necessità come panettiere, latteria, rosticceria, supermercato, tintoria, barbiere, parrucchiere, cartoleria, lavanderia, farmacia, bar, poste, negozio di elettrodomestici, edicola, banca, dove comprare i biglietti dell’autobus, dove noleggiare una bicicletta; elencate i principali ristoranti, pizzerie, bar della zona, locali per aperitivo, locali etnici, take away, Mc Donald’s e altri fast food.
• Regole di parcheggio: indicate le aree parcheggio adibite ai residenti, quelle a pagamento, il garage più vicino, le aree libere; indicate se nella via c’è un mercato settimanale
• Principali monumenti o punti d’attrazione raggiungibili a piedi; parco e sua descrizione (percorso fitness, area giochi per bambini, bar e ristoranti, musei)
• Calendario eventi del mese: potete scaricare a inizio mese dal sito del Comune il programma del mese con tutti gli eventi in città
• Biglietti dell’autobus: mettetene 3 o 4 e le modalità (durata, percorso urbano)
• Per le case in località turistiche, tutte le info principali per raggiungere le attrazioni: terme, spiagge, impianti risalita, noleggio attrezzature sportive, info point turistici, passeggiate nelle vicinanze, maneggi, noleggio biciclette, e così via.
• Elenco stabilimenti balneari che ospitano cani, orari navette, scuole di sci e noleggio attrezzature.
• Elenco azioni previste per il check out: vedi capitolo “Come organizzarsi”
Io ho stampato anche delle schede con alcuni percorsi della città ai principali monumenti che si possono fare in mezza giornata, in una o due giornate, con una breve descrizione in inglese e mappa.
I fogli sono inseriti a coppie in copertine trasparenti e sistemate nel quaderno ad anelli.

Mi conviene dare la casa in affitto a turisti? Quanto tempo sarò impegnato?

Questa è una classica – e legittima – domanda che viene in mente a tutti.
La scelta dell’affitto a turisti è un modo per arrotondare le tue entrate e come tutte le cose, comporta un certo impegno. Dipende quanto vuoi guadagnare o essere coinvolto dalla gestione degli affitti brevi. Di sicuro avere una chiara visione del progetto per pianificare bene il tuo tempo sarà di grande aiuto. Non improvvisare, ascolta e segui i consigli di chi ha già fatto questa esperienza e risparmierai tempo e denaro.

Io per esempio, faccio consulenze di questo genere e aiuto le amiche a capire se e come fare gli affitti brevi a casa loro. Ultimamente sto seguendo una amica che ha una casa grande e si è posta la domanda se riuscirebbe a seguire l’affitto di una stanza inutilizzata  delle sue e quanto tempo occorre per fare tutto bene.

E’ un bel progetto, sono sicura che lei riuscirà a farlo ed esserne soddisfatta, le ho fatto capire bene che tipo di impegno le sarà richiesto per arrivare preparata al primo check in!

Avete verificato che il regolamento condominiale non vieti di aprire un B&B o Cav?

Oggi 02-02-2020 inizio la pubblicazione di pillole interessanti per chi fa o ha intenzione di partire con gli affitti brevi. Oggi un tema importante : la verifica che il regolamento condominiale non vieti di aprire un B&B o casa vacanze. Dal Sole 24 Ore del 19 dicembre 2019 :
1) Affitti brevi, quando prevale il regolamento condominiale
2) Vecchi regolamenti vietano «l’attività di affittacamere, pensione, casa vacanza o alberghiera».
3) Quando questo impedisce i soggiorni con Airbnb e il Bed&Breakfast?
Buona lettura!

https://www.ilsole24ore.com/art/affitti-brevi-quando-prevale-regolamento-condominiale-ACeUO24

 

4 libri fondamentali per partire con l’affitto breve in sicurezza!

Leggere, leggere, leggere, si comincia così! Ecco il bouquet di “4 Assi di Carta” che consiglio a chi vuole conoscere di più l’home sharing e inaugurare un progetto personale per mettere a reddito un appartamento o stanza vuoti con gli affitti brevi. Sono libri di varia natura e coprono diverse aree di approfondimento: i primi due sono decisamente centrati sul tema; il terzo è una lettura alternativa molto istruttiva, il quarto è la cassetta degli attrezzi per chi si vuole avvicinare a un progetto con un (micro) business plan.
Il primo libro che consiglio è il mio manuale (l’avresti mai detto?) che chiarisce tanti dubbi sulla gestione e sulla ospitalità condivisa. E’ un condensato della mia esperienza di 4 anni di affitti brevi come Superhost e di letture di blog, e-book e corsi vari, principalmente dagli USA perché quando ho cominciato a documentarmi di letteratura italiana non c’era nulla. Racconta le buone pratiche per ottenere recensioni a 5 stelle e avere un alto tasso di occupazione, con esempi personali. Si spazia anche sull’eco-sistema dell’home sharing cioè tutte le agenzie di servizi e start-up nate a corollario degli affitti brevi, a supporto dell’host. Non ultimo, si trova un modello in excel per capire quanto si guadagna, al netto di tutte le spese e le tasse, che aiuta a tarare e prezzi per notte, a contenere i costi, a fare proiezioni di fatturato. AREA MARKETING & GESTIONALE
Il secondo libro è un vademecum sulle formule extra alberghiere italiane, nell’ottica più imprenditoriale. E’ periodicamente aggiornato, conduce per mano in tutti gli step per avviare in regola e con soddisfazione una struttura ricettiva e dà una visione delle varie sfaccettature ed opportunità del turismo moderno. Un pilastro obbligatorio. AREA LEGALE & AMMINISTRATIVA
Il terzo libro mi è stato molto utile per capire come comunicare e come impostare un blog o un profilo Facebook di una struttura, nel caso in cui scegliate questa strada per promuovere la vostra. Non è una guida di marketing digitale turistico: è una lettura “inspiring” che illustra con esempi concreti, a rispondere/reagire con diplomazia, gestire piccole crisi, comunicare in modo positivo e trasversale al pubblico di riferimento, ottenere “like” cioè consenso e approvazione (analogamente alla attenzione e recensioni dagli ospiti). Tutto ciò scritto con la esemplificazione di campagne politiche, la quotidianità della comunicazione ai cittadini, le modalità di costruzione dell’immagine in rete, ambientato a Milano. AREA SOCIAL & BUONE MANIERE
Il quarto è un manuale operativo per elaborare un business plan con excel: anche se credevo di sapermi districare bene sulla materia, ho imparato molto anche dal manuale per “Dummies”, perché ripassare i principi di budget, margini di guadagno e cash flow è utile nella gestione del proprio patrimonio e della attività di home sharing. AREA PROGETTAZIONE & BUDGET
A questo punto, almeno a livello teorico avrete acquisito nozioni fondamentali per iniziare a progettare l’attività di affitti brevi, che potrete gestire anche part time con un pò di organizzazione familiare. Forza, questo è solo l’inizio!
Per tutto quello che avreste voluto sapere sull’home sharing e non avete mai osato chiedere, scrivete nei commenti, cercherò di rispondere. Qui sotto il link al mio manuale. Ciao!

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Rules for a Green House by Paolo & Antonella

Per ridurre l’inquinamento ambientale e gli sprechi, ho adottato alcuni comportamenti in casa mia e ho voluto applicarli anche alla  casa in home sharing. Ho stampato le seguenti regole della casa per i  miei ospiti, le ho messe in cornice e sono convinta che le apprezzeranno. Che ne dite?

 

Rules for a Green House by Paolo & Antonella

Our house is your house, so please treat it with respect as if it were your own.
We try to avoid energy waste and reduce the impact on the environment, so please read the following, thank you!

In summer please switch off AC when you leave the house and close the windows when AC is ON
In winter the temperature indoor must be 21° by municipal regulations
Close any windows and turn off the lights when you are not in
Using the washing machine choose medium temperature program and full load, same for the dishwasher
Please collect garbage separately as indicated near the junk buckets: glass, paper, plastic, organic
Water from house taps is drinkable
Take short showers and use the detergents and soap we supply
Thank you for not flushing anything down the toilets but the toilet paper
We stopped ironing the sheets to save energy: it is a gesture of attention to the planet, we hope you will appreciate it
Use the reusable bags we provide for your shopping
Use the water bottle instead of buying water plastic bottle
Take a look to the leaflet for bus, car or bike sharing or walking tours
Always lock the main door and check the gate downstairs is properly closed.

Thank you, have a pleasant stay

Antonella&Paolo

Un clone alternativo per affitti temporanei rigorosamente vietati ai minori : R%m+bnb (racconto breve)

Le piattaforme di house sharing offrono soluzioni abitative di ogni tipo e per ogni necessità, in tutti (o quasi) i luoghi del mondo. Il loro successo è basato sulle recensioni degli ospiti e sulla qualità delle stesse. Ogni proposta di alloggio è unica, come unici sono i gusti dei proprietari delle case che condividono a pagamento. Ma si sa, le motivazioni che spingono all’affitto di una casa al posto di un albergo possono essere molteplici e non tutte classificabili nel generico turismo d’affari o di piacere. Anzi, proprio su quest’ultima definizione “turismo di piacere” è nata la variante non ortodossa (o meglio piuttosto segreta) della house sharing con UX innovativa: una efficace alternativa ai motel per le scappatelle occasionali, gli incontri mordi e fuggi nei viaggi di lavoro, il tutto nella propria città o altrove. La piattaforma che ha re-interpretato la house sharing è “R%m+bnb”, attiva dal marzo 2016, di ignota origine geografica e su cui vige la regola del Fight Club, cioè non si parla di R%m+bnb e i motivi sono evidenti. Per accedervi come host occorre disporre di una casa con arredo verificato dagli ispettori e che risponda a criteri rigorosi : accesso discretissimo con sola chiave elettronica, camera principale con letto king size, bagno con idromassaggio e soffici accappatoi, frigobar ben fornito, tende spesse, gradito caminetto. Sulla app si possono prenotare, inclusi nel prezzo, diversi kit di personalizzazione, ciascuno consegnato nel suo elegante box di velluto che renderanno la visita molto eccitante. Lascio alla immaginazione di chi legge quale è il contenuto dei fornitissimi kit che verranno fatti trovare nell’appartamento per un Cosplay di tutto rispetto : “Cappuccetto Rosso e il Lupo”, “Chef e Sous-chef”, “Manga per una notte”. Servizi di food delivery sono facilmente prenotabili dalla app per un rinvigorente break durante il soggiorno. Per chi vuole accedere come guest si richiede la maggiore età e due presentazioni da “Senior Guest”. Bandita ogni trasparenza sull’identità, quindi se volete tentare l’entrata nel club, tenete pronto un nickname fantasioso. Al ricevimento del codice d’ingresso e dello sconto “Absolute Beginner”, si può procedere con la prenotazione. Un’altra novità rispetto alle piattaforme ufficiali è che il prezzo per un affitto varia per una quota variabile a seconda della domanda, su base d’asta al rialzo. Pare che questa modalità introdotta recentemente abbia fatto aumentare le prenotazioni del 35% e creare un ranking di preferenze, che vede al primo posto con ampio margine dal secondo il kit “Star Wars”. La piattaforma trattiene un fee del 10% agli host e ai guest. Le recensioni sono solo da parte dei guest e sono una fonte impagabile di consigli e raccomandazioni, prontamente lette dal responsabile CRM & Innovation di R%m+bnb per migliorare il servizio e monitorare i trend del mercato. Per ragioni di riservatezza, R%m+bnb cambia ogni settimana i codici di accesso e investe costantemente nell’innovazione tecnologica antihacker per garantire la sicurezza dei suoi aderenti. Speciali offerte vengono comunicate una settimana prima del compleanno del socio, affinchè possa organizzare un compleanno davvero memorabile e pare che gli utilizzatori più accaniti di questo servizio siano nella fascia d’età 53-58 anni….
Nota : c’è chi in una noiosa domenica di fine luglio cerca i Pokemon e chi scrive fantasy. Il post che ho scritto è totalmente inventato, come ogni riferimento a persone, cose, fatti. Grazie per essere arrivati fino a qui.

16 cose da sapere prima di affittare casa con Airbnb se vuoi guadagnare davvero

Ecco l’articolo di Cosmopolitan del 31 gennaio 2016 di Adelaide Barigozzi, scritto appena uscì il mio e-book. Sono principi validissimi anche oggi!

 

https://www.cosmopolitan.com/it/lifecoach/lavoro-carriera/news/a112383/cose-da-sapere-prima-di-affittare-casa-con-airbnb/

1. SCOPRIRAI CHE LA VERITÀ PAGA SEMPRE
Quando apri il tuo account su Airbnb e inserisci l’annuncio, ti viene chiesta una descrizione della casa o stanza che affitti. È importante che sia molto veritiera e onesta: è inutile che vanti un panorama mozzafiato se dalla finestra si vede solo il muro della casa di fronte. Mostra esattamente quello che gli ospiti troveranno. Lo stesso vale per le foto: sì alle immagini dei locali a loro accessibili, no a quelle del terrazzino che puoi usare solo tu.
2. TI DIVERTIRAI A FAR SAPERE CHI SEI
Presentati: racconta qualcosa di simpatico di te (e di chi vive con te), i tuoi hobby, gli interessi, gli sport che pratichi. Senza dimenticarti degli eventuali animali domestici: segnalare la presenza del tuo gatto farà simpatia a qualcuno aumentando l’appeal dell’annuncio ed eviterà brutte sorprese in qualcun altro, nel caso sia allergico. Infine, ricordati di postare una tua bella foto con il viso sorridente.
3. SCOPRIRAI CHE PARLARE INGLESE È UTILE ANCHE IN ITALIA
Avrai ospiti da tutto il mondo! Antonella ha presto scoperto che gli stranieri sono molto più abituati di noi a viaggiare con l’aiuto delle piattaforme di house sharing. E sono anche gli ospiti migliori: in 20 mesi di affitto, nessuno le ha mai rotto un piatto o un bicchiere, lasciando tutto in ordine prima di andare via.
4. TI SENTIRAI FARE SEMPRE LE STESSE DOMANDE
Tutti gli ospiti chiedono se la casa è tranquilla e silenziosa e come è collegata con i mezzi pubblici.
5. DIVENTERAI MAESTRA NEL FARE DISCORSI DI BENVENUTO
«Di solito le persone amano ascoltare il mio racconto di benvenuto sulle case di ringhiera di Milano e sulla vicina Chinatown», dice Antonella. Fai come lei: individua una particolarità sulla tua casa e la zona dove vivi da illustrare ai tuoi ospiti quando arrivano.
6. TI CIMENTERAI NELLA CERIMONIA DEL TÈ
Antonella consiglia di mettere sempre a disposizione degli ospiti alcuni generi di conforto che li fanno sentire subito a casa, come tè, caffè e biscotti. Inoltre, attribuisce molta importanza alla pulizia generale, alle dotazioni di asciugamani e sapone in bagno e a tutto il necessario in cucina.
7. TI TROVERAI A RISOLVERE GLI IMPREVISTI PIÙ STRANI
Una volta, per esempio, Antonella aspettava tre ospiti dall’Asia che si è scoperto essere colleghi di lavoro. La casa però dispone sì di 4 posti letto, ma in due stanze con due letti matrimoniali. Con prontezza, però, ha “recuperato” un terzo letto, ovvero un materasso gonfiabile, che ha sistemato in soggiorno.
8. RISPONDERAI A TUTTI I COMMENTI
Se punti ad avere una valutazione a 5 stelle (il massimo), inizia con il rispondere sempre alle valutazioni, ringraziando chi si complimenta e dicendo la tua in caso i giudizi siano poco veritieri.
9. ANCHE TU INIZIERAI A SELEZIONARE I TUOI OSPITI
Anche gli host possono valutare i propri ospiti in base al loro profilo, preferendo per esempio chi ne inserisce anche un documento d’identità e leggendo le recensioni fatte su di loro da altri host. Se ti informi bene prima di accettare una richiesta ti eviti sgradevoli sorprese.
10. FARAI DI TUTTO PER NON CANCELLARE LE PRENOTAZIONI
Cerca di rispondere almeno al 90% delle domande e richieste da parte dei viaggiatori. Per diventare Superhost, infatti, non devi aver mai cancellato una prenotazione.
11. SE LA TUA OSPITALITÀ SARÀ PREMIATA DAI TUOI OSPITI, GUADAGNERAI DUE VOLTE
Oltre a fare sold-out con il tuo alloggio, se riesci a mantenere il “titolo” di Sperhost per almeno quattro trimestri riceve un premio in denaro da utilizzare in viaggi. Ma occhio: la valutazione viene fatta ogni trimestre sulla base dei quattro trimestri precedenti.
12. CALCOLARE I CAMBI DI LENZUOLA TI POTRÀ ESSERE MOLTO UTILE
Per garantire un buon servizio stabilisci la rotazione (il numero di notti minime richieste per ogni prenotazione e i giorni da tenere liberi) in base a quanto tempo puoi dedicare alla gestione di check-in e check-out, che è la parte più impegnativa del business, ma anche alla quantità di biancheria che hai a disposizione per i cambi di lenzuola.
13. DIVENTERAI UN’ESPERTA DELLE LEGGI CHE REGOLAMENTANO LE LOCAZIONI
Assicurati di rispettare ogni norma prevista, in particolare la legge 9 dicembre 1998, n. 431 che disciplina le locazioni ad uso abitativo, l’articolo 1575 e seguenti del codice civile e le varie leggi regionali che disciplinano l’attività turistica. Ricordati che il tuo profilo è visibile a tutti ed è quindi importante rispettare la legge.
14. TI DIVERTIRAI A COMPORRE CESTINI DI BENVENUTO
In cima alla classifica degli oggetti più graditi agli ospiti (e che li spingeranno a scrivere ottime recensioni) ci sono: il cestino di benvenuto, il forno microonde, il tostapane, la macchina del caffè e le tovagliette all’americana. E il bollitore, che in Italia non è scontato, dagli stranieri è ritenuto addirittura indispensabile.
15. IMPARERAI A USARE QUALCHE TRUCCO DI HOME STAGING
Si chiama così l’arte di valorizzare al massimo l’aspetto della casa (o stanza) senza spendere, con alcuni “effetti ottici” tipo l’uso di luci soffuse e tendaggi, in modo e poter alzare un po’ il prezzo. Puoi anche mettere in evidenza i particolari che rendono unico l’alloggio, come le travi a vista sul soffitto, il pavimento originale degli anni Sessanta, il caminetto…
16. DARAI UN NOME ALLA TUA CASA
Non ci avevi mai pensato? Be’ se vuoi affittare con successo la tua casa su Airbnb trovarle un nome suggestivo può essere la mossa di marketing che farà la differenza. “La casa del glicine”, “Il nido delle rondini”, “Il salottino giallo”: fai volare la fantasia!

Perché preferisco le case agli hotel?

In risposta alla simpatica signora che dice di preferire gli hotel alle case Airbnb perchè può saltare sui letti e buttare gli asciugamani per terra, rispondo così.
10+1 motivi per cui mi piace più soggiornare in una casa Airbnb piuttosto che in hotel
1) Lo spazio e il calore di una casa sono impareggiabili.
Le stanze standard degli hotel sono sempre piccole, anche se trovi tutto al proprio posto, perché nel progettarle usano studi di ottimizzazione degli spazi. Però una stanza anche grande può risultare troppo stretta, anche se si è una coppia affiatata. Non parliamo se ci sono bambini, è impossibile gestirli in una stanza d’hotel, molto meglio una casa con gli spazi per ogni attività: sonno, colazione e pasti, gioco, divano davanti alla televisione, un bel tavolo su cui disegnare, una libreria da cui attingere letture in piena libertà.
2) L’accoglienza dell’host è il primo benvenuto nella città
Quando arrivo nella casa nella città di destinazione, mi piace trovare il padrone di casa che mi apre la porta e mi fa entrare come se fossi un vecchio amico e mi dedica attenzioni e ascolto. Mi piace la sensazione di familiarità e benvenuto che solo il padrone di casa ti dà. Soprattutto so di poter contare su di lui per ogni domanda e consiglio. Non mi piace essere uno dei tanti clienti di un albergo, e di sbrigare le formalità in una reception alienante, dove la priorità è consegnare in fretta la chiave, informare a che ora c’è la colazione, e a che ora c’è il check out… e stop. Per me vacanza è anche contatto umano e tempi lunghi.
3) Il self check in non mi manda in ansia
Talvolta l’host non può essere presente all’arrivo, ma questo lo so prima di arrivare e quindi ho prima tutte le istruzioni per trovare l’appartamento e le chiavi. Spesso l’host è lungimirante e mette dei sistemi di apertura porte digitalizzati e mi spedisce un codice d’accesso. Nulla di più facile e poi lo potrò incontrare il giorno successivo per i saluti e le formalità di registrazione. Infatti l’host è il tuo assistente “virtuale” durante il soggiorno: se hai bisogno gli scrivi, se no ci si saluta a fine vacanza.

4) Il rischio di trovare sorprese è molto basso se si usa con intelligenza la comunicazione prima di arrivare
La grande opportunità degli affitti su piattaforma è che si può instaurare una comunicazione con l’host e chiedere informazioni aggiuntive in ogni momento. In fin dei conti si sceglie la casa che piace di più e che soddisfa meglio le esigenze di viaggio, ma implicitamente si scelgono anche i proprietari perché vuol dire che ci ha conquistato come hanno arredato la casa, come si sono presentati, come descrivono la loro proprietà. E’ assolutamente normale farsi domande reciproche per conoscersi anche meglio prima dell’arrivo e spianare dubbi in modo cordiale. Con gli alberghi non si comunica, si sa che si sta comprando un servizio standard e che ogni extra è da pagare, l’upgrade o il cambio camera non sempre è possibile e talvolta ti fanno cambiare anche albergo.
5) Le recensioni degli host che mi hanno preceduto sono fondamentali per capire come sarà il soggiorno
Leggere come è stato il soggiorno nella casa che ho scelto è una parte importante della mia decisione. La rete non mente, e sulle piattaforme le recensioni sono tutte verificate. Dalla attenta lettura si capisce anche come l’host ha gestito inconvenienti e si è prestato a risolvere qualche richiesta specifica, insomma le recensioni sono la mia cartina al tornasole. Non sono sicura che le recensioni degli alberghi siano altrettanto autentiche, si legge spesso di recensioni fatte da chi non ha usufruito del servizio.
6) La casa è di gran lunga più economica se faccio il semplice rapporto costo/metri quadri
Per quanto la stanza di hotel sia attrezzata non sarà mai funzionale come un monolocale con angolo cucina e zona pasti. Quindi volendo paragonare i costi, i confronti saranno tutti a favore della casa in affitto breve. In questa spesso trovi la lavabiancheria per un bucato estemporaneo e puoi risparmiare cucinando una cenetta con i prodotti freschi del mercato rionale = risparmio sul servizio lavanderia & servizio in camera e più budget per cose divertenti.
7) Gli hotel non sprenotano mai. Nel caso in cui fosse cancellata la prenotazione, la piattaforma provvede a trovare una sistemazione alternativa senza farti spendere di più.
Può succedere, e bisogna metterlo in conto: si parla di case e di proprietari che magari hanno avuto un problema con il riscaldamento o hanno subito un impedimento personale. Comunque le cancellazioni sono eventi rari perché l’host sa che deve evitarle come la peste. Nel caso, la assistenza della piattaforma si attiva subito ed è pronta a riconoscere una sistemazione migliore per non lasciarti a dormire sotto i ponti.
8) Posso trovare una casa Airbnb anche in borghi sperduti dove non ci sono hotel
La capillarità delle case è unica: non solo in città, ma anche in paesi e luoghi poco frequentati dal turismo posso trovare un alloggio per vivere la mia avventura. E non costano enormemente perché sono comunque case di persone comuni in affitto! Tra l’altro queste case sono le più autentiche e proprio così puoi immergerti ancora di più nella reale vita dei residenti.
9) Vivere per qualche tempo nella casa di un locale è una esperienza che aiuta a conoscere meglio il paese
Questa scelta ti mette decisamente a confronto con la realtà locale: persone, usi, tradizioni, cibo, arredamento, sport, animali e piante. Si entra direttamente nella vita dei locali abitando da loro, ma soprattutto conoscendo dalla viva voce dell’host quale è il miglior negozio per il pesce fresco, per il pane e i dolci, quale museo non si deve assolutamente perdere per conoscere le origini del paese e così via. Altro che l’offerta standardizzata turistica dei depliant degli hotel o le camere arredate una diversa dall’altra! E poi c’è sempre qualche occasione imprevista per socializzare, se si affronta il soggiorno con mente aperta: un aperitivo con i vicini, una cena, una passeggiata in compagnia nel rione.
10) Soggiornando in casa sostengo l’economia del quartiere
Una cosa che mi piace è che vivendo come un locale per qualche giorno, divento anche io un cittadino temporaneo e contribuisco alle vendite dei negozi di quartiere, dei ristoranti, del mercato rionale. Mi piace pensare all’occupazione di un settore come il commercio al dettaglio che è spesso in crisi vista l’espansione della grande distribuzione. Pensate al beneficio se moltiplicato per tantissimi ospiti, che alloggiano in zone non troppo turistiche e meno battute.
11) Soggiorno volentieri nelle case perché è molto istruttivo, per me che sono host
Ogni soggiorno che passo in una casa in affitto breve è per me una fonte ricchissima di spunti e di curiosità che posso applicare alla gestione del mio appartamento. Mi piace vedere come un host ha deciso di assortire la cucina o quali guide fornisce per la consultazione. Il manuale della casa è una altra fonte di ispirazione, esattamente come il bagnoschiuma che trovo nella doccia (Ecologico? In minisize? Dispenser e perché?). La disposizione dei mobili e dei quadri mi incuriosisce, come la scelta della biancheria. Si impara tanto dalle culture diverse dalla nostra o anche da persone che vivono nel nostro stesso paese osservando le loro case. Amo scrivere recensioni veritiere e oggettive, se c’è qualche osservazione che può migliorare il servizio (e sono spesso pignola) la scrivo in forma privata.

Vuoi conoscermi meglio?

Sono nata a Torino, nei primi anni ’60. Ho sempre viaggiato in Italia al seguito dei miei genitori che si trasferivano ogni due anni, perché mio papà era Ufficiale dell’Esercito. Dopo Legnano, Firenze, Novara, Roma, di nuovo Novara, Modena e Gorizia, sono giunta a Milano a 17 anni e questa è diventata la mia città d’elezione, dove ho messo radici, ho completato gli studi e tuttora vivo (e non cambierò mai più).
Dopo la laurea in Economia e Commercio, ho lavorato nell’ufficio marketing di Burghy, catena di hamburger restaurant del Gruppo Cremonini che lanciò la moda dei “paninari”. Poi ho lavorato in Autogrill per due anni e successivamente in Heineken Italia, sempre nel marketing, dove mi sono occupata di brand management, gestione eventi e media planning&buying. Mi sono sposata e ho un figlio. Ora sono consulente della comunicazione e marketing e collaboro part time con una agenzia di pianificazione pubblicitaria.
Ho iniziato ad ospitare turisti in una casa ereditata e messa su Airbnb quasi per gioco ed ora seguo con molta dedizione altre attività legate al mondo degli host e dell’home sharing. Infatti ho scoperto che mi piace molto accogliere turisti da tutto il mondo, mostrare con orgoglio la mia casa di ringhiera e soprattutto raccontare dei posti più particolari e poco conosciuti di Milano e del mio quartiere, Chinatown. Ho scoperto di essere una efficace storyteller!
Oltre a essere host, sono socia fondatrice dell’Associazione OspitaMI dal giugno 2017; per OspitaMI curo il marketing e la comunicazione e tengo corsi di formazione. Sono membro del Comitato Tecnico di Host+Host, il network italiano dell’home sharing. Grazie a queste attività ho conosciuto tante persone e ho scoperto lati del mio carattere che ancora non conoscevo: improvvisare come su un palcoscenico e risolvere piccoli inconvenienti in un batter d’occhio. Ho imparato a conoscere e apprezzare la mia città adottiva, mi piace talvolta fingermi turista a zonzo e scoprire particolari urbani con occhi nuovi.
Sono volontaria dell’AIL Associazione contro le Leucemie e Linfomi di Milano dal 2001 e seguo raccolte fondi in piazza con i banchetti e sono sempre disponibile quando mi chiamano per una mano.
Ho un figlio adolescente che mi mantiene giovane e aggiornata sugli ultimi trend digitali. Mi piace andare in bicicletta e praticare lo yoga, leggo gli scrittori cannibali e amo le serie televisive di mistero, indagini, spionaggio come Black Mirror, House of Cards, Homeland. Mi piace viaggiare, specie nelle capitali d’Europa e nelle città italiane, perché adoro musei, palazzi d’arte, negozi, ristoranti, grandi magazzini e tutta la vita metropolitana. Amo ogni tipo di animale, ho un micio preso al gattile e i gechi sul terrazzo. Sto diventando vegetariana.
Ho fatto la mia prima esperienza di scrittrice nel 2018, pubblicando un manuale con Hoepli con le mie esperienze di Superhost a Milano, “Fare business con l’Home Sharing con i consigli di una Superhost Airbnb”. Mi ha dato molta soddisfazione poter condividere quanto imparato da zero e poter dire: datemi retta, ce la potete fare anche voi! Il mio motto è “mai sedersi”.

Houston, abbiamo un problema – storie di host

Le due ragazze dell’est erano davvero belle: alte, bionde, giovanissime. Mio marito aveva fatto il check in e aveva notato le due stangone bionde ma tutto era tranquillo come sempre. Le ragazze avevano prenotato la casa per una settimana a dicembre con la modalità prenotazione immediata. E già il mattino dopo era emerso un bel problema, segnalatoci dal puntiglioso vicino di casa. Un imbarazzante via vai notturno di uomini dall’appartamento ci aveva bruscamente rivelato il lavoro delle ragazze in trasferta a Milano. Googolando il nome di una di loro, ci comparve un coloratissimo sito di escort in lingua sconosciuta con foto molto esplicite! Dopo lo shock iniziale e ripreso il controllo della situazione, alle 8,30 della stessa mattina segnalammo il problema al numero di assistenza di Airbnb e alle signorine la comunicazione della violazione delle regole della casa via piattaforma. Airbnb risolse velocemente il caso comunicando con le ragazze che, senza aggiungere altro né intavolare discussioni, fecero le valige e lasciarono la casa. Riuscimmo a preparare la casa e a riaffittarla la sera stessa. Morale: attenzione alle richieste di affitto di case con camere da letto matrimoniali separate, per una settimana, da giovani donne dell’est. Pare sia una usanza dare appuntamento a nuovi clienti in trasferta in nuove metropoli…come ci hanno commentato – con un sorriso – gli host del gruppo Facebook quando vuotai il sacco sull’avventura. Per leggere come si risolsero altre situazioni insolite della vita dell’host, leggi il manuale …